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Vigiliane, Palio a Valsorda. Toncati i vitalizi e la Curia

 

 

 

 

Il Palio dell'Oca delle Vigiliane va alla squadra di Valsorda che, grazie a un reclamo, ha ribaltato il primo esito ed ha concluso la prova in 25' 31". A quasi un minuto di distanza la zattera della Clarina, al terzo posto quella di Meano. La Tonca della penitenza, sotto la regia di Supermario Cagol, ha riservato un «bagno» ai politici dei vitalizi d'oro e alla Curia, sotto accusa per i suoi affari finanziari.
 

 

 

«Una doverosa introduzione - ha detto Supermario - l'aven riservada alle Albere in qualità di residenza... dicendo che no n'avressen parlà, che se i appartamenti i è ancora invenduti e i stenta a nar via magari l'è perché seutèn a remarghe contro... che pò se a remàr ghe va su schizzi de acqua se smarzìs su tut, quindi niente... non ne parliamo più. Abbiamo rischiato la scomunica affrontando un problema che qui da noi en Trentino, ma anche nel resto della nostra Penisola, è abbastanza un tabù... ovvero la religione, non mettendo in dubbio in nessun modo la fede, ma le discutibili operazioni finanziarie che viaggiano parallele al mondo spirituale... en Piazza Fera se empizava e smorzava en maniera convulsa le luci dela Curia ma noi sen nadi avanti... Come en Vaticano el Papa l'ha ritòlt en man lo Ior rendendo pu trasparenti le so operazion finanziarie... magari anca chi da noi... nel nòs picol poden far qualcos, così che se poda realmente sposàr in toto lo spirito e la filosofia francescana del Santo Padre!».
 

 

Quanto ai politici, ecco alcuni passaggi della Tonca loro riservata: «Ne sen domandadi: quanti ani de lavoro deve far un comune mortale per portarse a casa pensioni de dese, quindesemila euro? Ma gnanca se fusa Hailander! Ne sen domandadi anca quali meravigliose imprese sia sta fat dai consiglieri per meritarse ste cifre da capogiro? Do tre legislature e dopo Bingo! Win for Life, turisti per sempre alla faccia nossa! El sfacciato proseguir sul filone delle pretese, i ricorsi, l'estrema volontà de portarse a casa en bottino en de'n periodo storico decisamente complesso e difficile per noi "comuni mortali", na portà alla decisione de tonca per tutti i politici coinvolti en de sto scandalo!». Inoltre: «Seconda toncada per l'associazione degli ex consiglieri col capitan Pahl en prima linea! Gianizzeri a riTonca!».

 

 

Quest'anno il Palio dell'Oca ha visto un momento importante con il ricordo, voluto dal Comitato organizzatore delle Vigiliane, di Marco Benedetti, lo zatteriere che ad inizio giugno è morto mentre partecipava al «Palio delle zattere» a Borgo Sacco. A lui è stato dedicato un minuto di silenzio alla partenza della prima zattera, il suono della sirena e il lancio nell'Adige di una corona di fiori. Il Palio dell'Oca ha visto gareggiare 54 zattere in rappresentanza dei rioni, quartiere e sobborghi di Trento. Accanto a questi a partecipare sono state anche le città gemellate con Trento: Berlino Charlottenburg, Kempten, San Sebastian e Praga.

 

 

Non sono mancati quest'anno, in vista della «mascherada» che si terrà il 26 giugno,anche i Ciusi e i Gobj. Ad ottenere il tempo migliore sono stati i rappresenti dei trentini, i Gobj, che in questo modo hanno avuto un vantaggio di venti secondi all'inizio delle prove di forza in piazza Fiera giovedì sera. Particolare attenzione da parte del Comitato delle Vigiliane è stata data alla sicurezza con l'utilizzo da parte degli zatterieri di un caschetto e la presenza di oltre cento Vigili del Fuoco e del personale del Genio Guastatore dell'esercito italiano.La pioggia che è arrivata durante la gara non ha creato particolari problemi agli equipaggi nel superare le tradizionali prove. La partenza delle zattere, due alla volta, è avvenuta dagli argini dell'Adige all'altezza di località Roncafort per arrivare, come da tradizione, al ponte San Lorenzo.Dopo aver remato per un lungo tratto di fiume, la prima prova da affrontare è stata.

 


 

nell'attraversare una «porta» formata da due paline pendenti, collocate poco sopra il livello dell'acqua. La seconda prova si incontra poco dopo, al ponte San Giorgio: gli zatterieri hanno dovuto infilare un anello in uno dei bracci di un ancorotto che pende dal ponte. La terza, la quarta e la quinta prova si svolgono in successione e consistono rispettivamente nell'attracco con l'aiuto di un compagno che aspetta la propria squadra sulla riva, nel lancio di una freccetta su un bersaglio ed infine nella pesca, tramite un guadino, di una fino a 5 trote, che erano contenute in una bacinella. Dopo aver affrontato le tre prove l'equipaggio riparte per affrontare la sesta: infilare un anello nel collo di un'oca gigante di cartapesta. Successivamente gli zatterieri hanno affrontato la settima prova centrando con un oggetto a forma di oca un canestro con rete pendente, agganciato ad un cavo sospeso in mezzo al fiume. L'ultima prova ha riguardato il far suonare una sirena colpendo con i remi il dispositivo appeso sotto il ponte San Lorenzo. Anche quest'anno un gruppo di nuotatori della Rari Nantes Trento hanno promosso la classica discesa a nuoto del fiume Adige. Ad arrivare primo è stato Roberto Michelazzi.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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