in
Trentino
Casolara, la
passerella dei prodotti caseari d’Italia
Il pubblico ha
dimostrato di gradire gli assaggi di prodotti caseari di
altre regioni d’Italia e, soprattutto, i piatti della
tradizione a base di formaggio.
Si è svolta dal 21 al 22 febbraio a Trento Fiere la
tradizionale fiera dedicata alle migliori produzioni di
formaggio e prodotti lattiero caseari provenienti da tutta
Italia.
Gli espositori erano 45, di cui 18 trentini, che hanno messo
in mostra il frutto delle loro produzioni.
Organizzata da Trento Fiere Spa, in sinergia con la Camera
di Commercio di Trento, la manifestazione ha avuto un ottimo
successo, anche perché era a ingresso libero.
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Ovviamente era
possibile acquistare e, dato che ogni regione italiana ha le
sue peculiarità, la gente ne ha approfittato per assaggiare
e comperare assaggi di varia natura, come Castelmagno Dop,
la Fontina Dop, Provolone dop, mozzarella di Bufala, la
burrata, il Pecorone (Pecorino di Forenza), Gorgonzola dop,
pecorini e caprini di varie stagionature, formaggio di Fossa,
Bastardo del Grappa di vacca Burlina, il Salva Cremasco,
formaggi al Tartufo, formaggi tipici della Valcamonica, ma
anche latte fresco, yogurt (anche di capra) e piccoli frutti.
Tutto questo accompagnato da vini, mostarde, salse,
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sott'oli, spezie,
marmellate, miele abbinati ai formaggi, pane di Altamura e la
Focaccia di Recco col formaggio Igp. I visitatori hanno potuto anche
assaggiare menù ad hoc, a base di formaggio. Sei i ristoratori che
hanno proposto piatti dell'enogastronomia trentina «rivisitati»,
come ad esempio il Tortel di patate con il Casòlet, Canederli con il
Fontal serviti alla Raclette, la Tosela del Primiero rosolata con il
burro di malga, Gnocchi di patate ripieni con formaggio Sguinz, ma
anche Orzotto con pere e formaggio e il tradizionale piatto a base
di polenta, funghi e Formai Rostì - Rettangolare di Fiavè, la
polenta di Storo con la fonduta di formaggio Casolét. I ristoranti
erano posizionati all'esterno del padiglione espositivo, sotto il
cupolone, nelle classiche casette di legno, dove si è esibito anche
un simpatico complesso musicale, i «Caoriana Kreis», che hanno dato
ulteriore sapore della tradizione licale.
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