Enio Home Page

 

 

Bruno Lucchi

 

 

67° compleanno

 

 

Foto del  67°

 

 

Arte e Persuasione

 

 

40° Alessandra

 

 

CARICATURE

 

 

Indice Riferimento

 

 

Dosso Dossi - Rinascimenti Eccentriciright

a Trento

Trento, Castello del Buonconsiglio

 

L’Ariosto, nel XXXIII canto dell’ Orlando Furioso, cita i fratelli Dossi tra i pittori di quai la fama sempre starà fin che si legga e scriva al pari di Leonardo, Mantegna, Bellini, Michelangelo, Raffaello, Sebastiano del Piombo e Tiziano. Dosso, il più famoso dei fratelli Dossi, raggiunse gloria, fortuna ed ebbe commissioni dalle più importanti corti rinascimentali italiane. La mostra, allestita in quelle stesse sale che tra il 1531 ed il 1532 lo videro protagonista a Trento assieme al fratello Battista nella decorazione del Magno Palazzo del Castello del Buonconsiglio, racconterà lo straordinario percorso di questo eccentrico pittore del Rinascimento. Ideata dalla Galleria degli Uffizi di Firenze   

 

Michelangelo Buonarroti - Fondazione Casa Buonarroti Firenze

 

Dosso Dossi - Bambocciata - Galleria degli Uffizi Firenze

 

nell’ambito del progetto “La città degli Uffizi”, la rassegna proporrà una quarantina di dipinti che metteranno a confronto le opere di Dosso e Battista tracciando le tappe artistiche di Dosso alla corte di Alfonso d’Este a Ferrara, a Pesaro presso la duchessa Eleonora d’Urbino fino a Trento al servizio del principe vescovo Bernardo Cles. Questi magnifici dipinti realizzati da Dosso nel corso della sua lunga e fortunata carriera dialogheranno con gli affreschi del castello. Il principe vescovo Bernardo Cles, consigliere degli imperatori Massimiliano I e Carlo V, grande umanista, amico di Erasmo da Rotterdam e cardinale che sfiorò l’elezione a pontefice, ha per Dosso parole di elogio e ammirazione. Del resto Dosso arriva a Trento

preceduto da grande fama tanto da essere pagato il doppio rispetto ai colleghi Fogolino e Romanino, anche loro impegnati a rendere magnifica la residenza principesca. La rassegna sarà un modo per ricordare anche il legame che unì i Dossi alla città del Concilio: Trento fu infatti la città che diede i natali a Niccolò Lutteri il padre di Dosso e Battista, e dove visse prima di trasferirsi a Mirandola sul finire del Quattrocento. Verosimilmente un giovanissimo Dosso iniziò da Mirandola un percorso formativo che lo portò a conoscere i più grandi maestri del Rinascimento. Nella complessa pittura di Dosso, originale, elegante ed allegorica, affiora costantemente l’influenza dei grandi maestri: da Venezia apprende la lezione di Giorgione ( in mostra vi sarà il celebre Suonatore di flauto della Galleria Borghese), da Roma conobbe la maestria di Raffaello ( in mostra alcune stampe da Raffaello di Marcantonio Raimondi), con Tiziano ( in mostra vi sarà il ritratto di un cavaliere di Malta proveniente dagli Uffizi)


Dosso Dossi - Giovane con canestro di fiori - Fondazione Roberto Longhi Firenze


vi fu un costante colloquio artistico, a Ferrara incontrò Michelangelo ( in mostra due magnifici disegni di Casa Buonarroti). Dagli inizi del Cinquecento divenne ben presto il pittore favorito dei duchi di Ferrara, abbandonando la corte soltanto in due occasioni, la prima a Pesaro al servizio della duchessa Eleonora di Urbino e la seconda a Trento quando affrescò diversi ambienti del Castello del Buonconsiglio. Vita di corte, la sua. Dalle vallate trentine alla corte degli Este a Ferrara, vale a dire in uno dei centri culturali più raffinati del mondo d’allora. Qui, ma anche altrove, trovò una committenza intelligente, stimolante, non contraria, anzi apertissima ad accogliere le sue meravigliose creazioni che risentono e risuonano di storie sacre, mitologiche con il filtro dell’invenzione, delle conoscenze alchemiche, di una sottile vena di intelligente ironia e divertimento. La mostra, curata dallo storico dell’arte Vincenzo Farinella con Lia Camerlengo e Francesca de Gramatica, e coordinata da Franco

 

Dosso Dossi - Giovane pittote di farfalle

Marzatico, porterà alla luce nuovi documenti e si potrà tracciare un inedito ritratto del grande pittore estense. La possibilità di allestire l'esposizione nelle sale dossesche del Castello stimolerà ad una revisione del delicato problema della collaborazione instauratasi a Trento tra i due fratelli, convocando altre opere dello stesso ambito cronologico, di poco precedenti o posteriori la realizzazione della decorazione del Buonconsiglio, analogamente frutto dell'intervento congiunto di Dosso e di Battista. La mostra sarà articolata in sezioni, orientate a fare luce in particolare sull'attività svolta dai due fratelli pittori nel terzo e quarto decennio del Cinquecento, a monte e a valle dell'intervento nel Magno Palazzo di 

Dosso Dossi - Le tre età dell'uomo

Bernardo Cles. Trai capolavori dosseschi ci sarà anche il magnifico dipinto Giove pittore di farfalle quadro enigmatico quanto la Tempesta del Giorgione . La storia del dipinto, conservato fino a qualche anno fa al Kunsthistorisches Museum di Vienna ed ora custodito nel Castello del Wawel a Cracovia, ha affascinato gli studiosi per il messaggio che cela e per la straordinaria qualità esecutiva. Opera confiscata nel 1939 dai nazisti alla famiglia del conte Lanckoronski, è una delle più significative prove della maturità del pittore ferrarese. Naturalmente non mancheranno i capolavori dosseschi conservati agli Uffizi, alla Galleria Palatina di Palazzo 

Allegoria mitologica, Dosso Dossi, Galleria Borghese, Roma
 

Pitti, alla Galleria Estense di Modena, alla Pinacoteca Nazionale di Ferrara, alla Fondazione Roberto Longhi di Firenze, alla Collezione Cini di Venezia, alla Pinacoteca di Brera di Milano, alla Galleria Borghese di Roma. Catalogo a cura di Vincenzo Farinella, Lia Camerlengo, Francesca de Gramatica, ediz. Silvana editoriale. Quì a Trento la mostra è allestita al Castello del Buonconsiglio, nel Magno Palazzo dal 12 luglio dal titolo DOOSSO DOSS - RINASCIMENTI ECCENTRICI AL CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO. La mostra è in quelle stesse sale che Dosso assieme al fratello Battista affrescò tra il 1531 ed il 1532, racconta lo straordinario percorso artistico di questo eccentrico pittore del Rinascimento. Ideata dalla Galleria degli Uffizi di Firenze e curata da Vincenzo Farinella con Lia Camerlengo e Francesca de Gramatica, nell'ambito del progetto "La città degli Uffizi", la rassegna esibisce una quarantina di magnifici dipinti che mettono a confronto le opere di Dosso e Battista con i grandi maestri del Rinascimento, da Tiziano a Michelangelo, da Giorgione a Raffaello in un costante dialogo con gli affreschi del castello, In mostra sono riuniti capolavori dosseschi conservati agli Uffizi e alla Galleria Palatina di Firenze, alla Galleria Estense di Modena, alla Pinacoteca Nazionale di Ferrara, alla Collezione Cini di Venezia, alla Pinacoteca di Brera di Milano, alla Galleria Borghese di Roma, alla Fondazione Longhi di Firenze e al Castello di Wawel in Polonia.

 


Dosso Dossi - Allegoria della musica

 

       Foto dell'avvenimento  Enio Home Page  Indice Riferimento

 
  

  Return to Top    

@nonnoEnio